CHIAMATE UN DOTTORE!
Programmazione
Trama
Serge Manou Mani è un medico di base che, proprio a Natale, si ritrova a fare il turno notturno di guardia medica, anche perché non ha più una famiglia con cui trascorrere le feste: suo figlio David è morto qualche anno prima, e lui sopravvive lavorando senza convinzione, bevendo forte, addormentandosi mentre visita i pazienti, e almeno in una occasione addirittura vomitando loro addosso. Ma qui non siamo in clima di tragedia, perché Chiamate un dottore! è una commedia lieve e garbata basata sulla grande simpatia e umanità dei suoi due interpreti principali: il grande Michel Blanc nel ruolo del quasi settantenne dottor Manou Mani, e il comico trentenne rivelazione Hakim Jemili.
Jemili ha il ruolo di Malek, un fattorino freelance in cui il dottor Manou Mani si imbatte per caso, e che per una serie di rocambolesche (dis)avventure si ritrova a fargli da improvvisato alter ego.
Dapprima il dottore lo descrive ai pazienti come uno suo tirocinante, poi addirittura lo manda a fare le visite al suo posto, pilotandolo da remoto grazie ad un auricolare. Terzo lato del triangolo è Rose, la fidanzata del figlio morto di Serge, anche lei incapace di incorporare quel lutto terribile - avvenuto proprio il giorno di Natale - nella propria vita quotidiana.
È uno spasso vedere come Malek si cali a poco a poco nel "personaggio" del medico della mutua, formulando diagnosi sempre più creative, intervenendo a gamba tesa in circostanze sempre più paradossali, e mettendo a nudo quella passione per la medicina che aveva sempre segretamente coltivato, anche se le sue condizioni economiche e sociali l'avevano tenuto lontano dall'istruzione necessaria. Ovviamente la maggior parte delle situazioni è del tutto improbabile, anche se una scritta iniziale afferma che la storia di Chiamate un dottore! sia basata su una vicenda reale (ma "gli autori tengono a precisare che hanno ancora fiducia nei medici").
Il contrasto fra il ruvido Serge e l'irresistibile Malek funziona benissimo, sia a livello di interazione comica sia nel sostenere quella sottotrama che riguarda il bisogno del (vero) medico cendotto di ricominciare a vivere, e di ritrovare l'entusiasmo per quella professione che succhia le energie di chi la pratica con coscienza e senza risparmiarsi, come intuiamo abbia fatto Serge prima del suo lutto famigliare. I due (anzi, i tre, compresa Rose) imparano a sostenersi a vicenda, a trovare reciproca consolazione e la voglia di (sor)ridere. E i pasticci che combina il volonteroso Malek, insieme ai bonari brontolii del disincantato Serge, metteranno di buonumore anche il pubblico.